Daniela Rossi - Naturopata


Iridologia 

La parola iride deriva dal greco e significa arcobaleno per la sua colorazione o aureola perché è considerata come un'aureola che circonda la pupilla, è la sua pigmentazione che conferisce all'occhio il colore che lo caratterizza.

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Secondo l'iridologia, l'iride sarebbe una speciale carta topografica che riprodurrebbe, nel suo piccolo, tutta la mappa del corpo umano, la sua anatomia, le sue funzioni: un minuscolo archivio in cui sarebbero trascritti la salute dei nostri organi e il benessere dell'anima.

L'iridologia è, secondo alcuni, un metodo di analisi, essa sarebbe la valutazione dell'integrità dei tessuti, chiamati collettivamente costituzione perché comprende punti di forza e di debolezza intrinseca; tale analisi può forse riconoscere forze e debolezze della costituzione individuale risalendo anche per quattro generazioni; essa è lo studio dell'iride, del suo colore, delle sue tracce e delle sue variazioni in relazione a malattie.

Lo scopo dell'iridologo non è quello di diagnosticare malattie ma solo di osservare e interpretare i segni fisici che nota nell'occhio.

L'iridologo in base alla macchie e alle sfumature cromatiche dell'iride o alla forma della corona riuscirebbe ad individuare il tipo di costituzione del paziente (linfatica, ematogena, disbiotica, etc....) ed i possibili segni evoluti delle sue patologie, scoprendo alcune volte, secondo alcuni, le cause di quei disturbi che sfuggono ad una sicura definizione.

(fonte: www.mirdad.it)

Ho seguito con passione Iridologia nel mio percorso formativo e la considero un valido strumento di valutazione energetica. Tuttavia la mia passione per la Medicina tradizionale cinese mi porta a utilizzare preferibilmente quest'ultima per approfondire la condizione delle persone che mi consultano, lasciando ad altri lo studio dell'iride.

Bibliografia

  • Salvatore Arcella, Iridologia, Marrapese Editore
  • AA.VV., Mappa in Iridologia, Red Edizioni