Iridologia
La parola iride deriva dal greco e significa
arcobaleno per la sua colorazione o aureola
perché è considerata come un'aureola che
circonda la pupilla, è la sua pigmentazione che
conferisce all'occhio il colore che lo
caratterizza.
Secondo l'iridologia, l'iride sarebbe una
speciale carta topografica che riprodurrebbe,
nel suo piccolo, tutta la mappa del corpo umano,
la sua anatomia, le sue funzioni: un minuscolo
archivio in cui sarebbero trascritti la salute
dei nostri organi e il benessere dell'anima.
L'iridologia è, secondo alcuni, un metodo di
analisi, essa sarebbe la valutazione
dell'integrità dei tessuti, chiamati
collettivamente costituzione perché comprende
punti di forza e di debolezza intrinseca; tale
analisi può forse riconoscere forze e debolezze
della costituzione individuale risalendo anche
per quattro generazioni; essa è lo studio
dell'iride, del suo colore, delle sue tracce e
delle sue variazioni in relazione a malattie.
Lo scopo dell'iridologo non è quello di
diagnosticare malattie ma solo di osservare e
interpretare i segni fisici che nota
nell'occhio.
L'iridologo in base alla macchie e alle
sfumature cromatiche dell'iride o alla forma
della corona riuscirebbe ad individuare il tipo
di costituzione del paziente (linfatica,
ematogena, disbiotica, etc....) ed i possibili
segni evoluti delle sue patologie, scoprendo
alcune volte, secondo alcuni, le cause di quei
disturbi che sfuggono ad una sicura definizione.
(fonte: www.mirdad.it)
Ho seguito con passione Iridologia nel mio percorso formativo e la considero un valido strumento di valutazione energetica.
Tuttavia la mia passione per la Medicina tradizionale cinese mi porta a utilizzare preferibilmente quest'ultima per approfondire la condizione delle persone che mi consultano, lasciando ad altri lo studio dell'iride.
Bibliografia
- Salvatore Arcella, Iridologia, Marrapese
Editore
- AA.VV., Mappa in Iridologia, Red Edizioni
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