Per
comprendere il Legno, pensiamo a un albero che cresce.
Una volta piantato il seme nella terra fertile,
nutrito dall'acqua può crescere e l'albero cresce in
ogni direzione, nella terra attraverso le radici,
verso il cielo con i rami che si protendono verso
l'alto, verso l'esterno e verso l'interno. È
l'albero-uomo che diviene ponte creando la connessione
tra la Terra-Yin e il Cielo-Yang.
Il Legno è crescita in ogni suo aspetto, simbolo
dell'energia che si espande, della vita che prolifera.
“Il bimbo divino, il Bimbo meraviglioso che è in noi,
può emergere attraverso un processo di rinascita.
quando riusciamo a eliminare tutti gli schemi e i
condizionamenti del passato, per favorire la
trasformazione della personalità verso l'anima. Il
seme, il germoglio che è in noi può germogliare in una
nuova vita.
Nel Legno c'è l'aspirazione intima
dell'essere umano verso il suo continuo processo di
sviluppo ed evoluzione nel Corpo-Mente-Spirito.
Il Legno è movimento, azione, flessibilità. Il
Legno dovrebbe muoversi con flessibilità, piegarsi
al vento e poi rialzarsi; non essere troppo rigido e
spezzarsi o troppo debole da restare piegato.
Per il Legno ci vogliono buone radici, saper
mettere bene i piedi in terra, radicarsi (grounding
attraverso R 1, Acqua) ma con flessibilità.
L'Acqua dà le radici Yin e Yang del Legno. La
Terra produce il Sangue (Xué) che nutre lo
Yin del Legno. Il Metallo controlla l'esuberanza e
l'impulsività del Legno. Un Fuoco forte, con la sua
armonia, equilibra il Legno.
Parole che parlano dell'Elemento Legno:
- Armonia
- Chiarezza
- Creatività
- Crescita
- Divenire
- Flessibilità
- Movimento
- Progettazione
- Radici
Quando il nostro Legno è in armonia, siamo
riconnessi al “Potere divino”, il cui messaggio è:
“Puoi vivere il tuo potere personale... Se chiedi
nel modo e col tono giusto, tutto ti sarà dato”
Equilibrio nel Legno
Legno è la capacità di farsi valere, di
autoaffermazione. Legno ha a che fare con il
valore di se stessi, con la creatività, con la
capacità di decidere e di portare a termine le
cose intraprese.
Se c'è equilibrio nel legno, la persona riesce
a esprimere il proprio potenziale, sa chi è e cosa
vuole, sa agire al momento giusto, nel luogo
giusto, in modo giusto, come il felino che sa
attendere la preda e la prende con un sol balzo.
È unito agli altri, fa parte del gruppo, ma sa
conservare la propria individualità.
Sa esprimere pazienza e gentilezza, ma è
capace di esprimere a volte anche la propria rabbia
e trovare poi un'intesa senza serbare rancore.
Fiducioso, accetta le sue emozioni, tutte. Ride
quando vuole, trova sempre la via di mezzo. Unisce
le estremità del carattere stesso del Legno, che è
resistente ma flessibile.
Quando il Legno è in armonia, anche le emozioni,
tutte, sono in armonia. La persona interiormente
sente: “Qui io sto bene! Qui io posso! Qui io potrò
crescere!”.
Disarmonia
Eccesso
Se il Legno non è in equilibrio per eccesso,
la persona è impaziente, non sta mai ferma, può
avere movimenti bruschi e rumorosi oppure rigidi,
privi di elasticità; arriva sempre in anticipo; è
intollerante, aggressiva, parla con voce forte;
tende a proporsi come capo senza averne la
capacità; tende a schiacciare l'altro; non sa
cogliere il momento giusto; può divenire geloso,
egocentrico e vendicativo. È come se dicesse
sempre: “prima vengo io!”.
Carenza
La persona Legno in carenza è indecisa,
vorrebbe fare tutto ma non termina niente, come
chi si iscrive a mille corsi senza portarne a
termine alcuno. Parla con tono di voce molto basso
oppure con impennate brusche e acute di tono. È
privo di armonia anche nella voce; sempre
sfiduciato, non ha intraprendenza. Ha bisogno di
appoggiarsi sempre al gruppo per avere conferma di
sé. Non esprime il suo potenziale creativo. Guarda
la vita ma non sa vivere sino in fondo. Non ha il
coraggio di mettere in pratica.
Uno squilibrio nel Legno, specie nella
Vescicola Biliare, rende pavidi, “cuor di
coniglio”, come dicono i cinesi. Nella discussione
non si sbilancia mai, non sa sostenere il
confronto, non esprime la rabbia, ma può portare
rancore a lungo. Ha dentro di sé tanta
aggressività repressa che può far uscire
all'esterno con l'ironia. Non sopporta i
fallimenti, non sa accettare di sbagliare. Subito
pensa di non potercela fare più, di dover mollare
tutto. L'educazione rigida che spesso ha ricevuto
è entrata all'interno e spesso lo porta a
un'autocritica esasperata che lo fa soffrire di
complessi e senso di colpa.
Frasi tipiche che esprimono la carenza sono:
“ma... non so... non saprei... forse... per me è
lo stesso... decidi tu... io non ce la faccio... è
meglio che cambi... è colpa mia...”.
La depressione nel Legno è perdere ogni
speranza, non riuscire a vedere più alcun senso
nella vita. Se si chiede: cosa vuoi fare nella
vita? La persona risponde: “non lo so, non ho
nessun desiderio, nessuna idea”. Non ha più
nessuna visione per il prossimo passo, nessun
piano per il futuro. Il Legno ha bisogno di forza
per sapere “chi sono io?”. Ci vuole coraggio e il
coraggio di superare le proprie paure viene
dall'elemento Acqua, la Madre del Legno.
La compensazione è il ricorrere all'abuso di
alcool, che naturalmente va ad aumentare lo
squilibrio del Legno.
Bibliografia
- AA.VV., Mappa dei meridiani energetici -
Red Edizioni
- Ted J. Kaptchuk, Medicina cinese, Red
Edizioni
- Dianne M. Connelly, Agopuntura
tradizionale. La legge dei cinque elementi,
Il Castello
- Aminah Raheem, Ritorno all'anima, Macro
Edizioni