Daniela Rossi - Naturopata


Guarigione ancestrale con il Gioco dei Ruoli

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Possiamo donare due cose
ai nostri figli: radici e ali

(antico detto indiano)

Chi non conosce il paese d’origine,
non troverà mai il paese che cerca

(proverbio cinese)

La meta

1. Ristabilire il flusso dell’amore 

2. Dar onore agli antenati e ringraziarli di averci dato la vita 

3. Cambiare i messaggi di base che ci limitano, in messaggi che ci aiutano, ci danno vita 

4. Guarire le ferite passate degli antenati 

5. Se questo non va, separarsi coscientemente da quell’antenato e dal suo messaggio di base distruttivo. Rendergli il suo messaggio di base e la responsabilità della sua vita per non dover vivere incoscientemente il suo messaggio di base (possono essere anche malattie e possiamo dire “Io non la prendo più!”) 

L’esperienza di una giornata: provare l’emozione di riscoprire le proprie autentiche radici, non mediate dal vissuto odierno, per vivere senza catene e con nuove ali il proprio futuro 

Potrai, se vorrai, continuare ogni mese questa esperienza

La famiglia è il terreno in cui ognuno di noi è radicato
(Bertold Ulsamer)

Un sostegno dalla famiglia d’origine per un futuro migliore

Ci sono problemi nella nostra vita che non sono risolvibili guardando solo la nostra storia personale, il nostro bambino ferito, perché hanno origine nelle vite dei nostri antenati. Fanno parte di quella memoria inconscia contenuta nel nostro Dna, o come dice la Medicina tradizionale cinese, nel Jing prenatale. 

Il Gioco dei Ruoli ci permette di attraversare il tempo e sanare le situazioni ancestrali che ancora ci condizionano e ci limitano nella vita i tutti i giorni.

Quando i rapporti familiari vengono esplorati e compresi,
è possibile staccarsi dalla propria famiglia e sentirne la forza alle spalle.
Una volta che si è riconosciuto il legame esistente con la propria famiglia
e se ne sono viste e condivise chiaramente le proprie responsabilità,
ci si sente alleggeriti e ci si può dedicare a se stessi,
non più oppressi e prigionieri del passato.

(Bert Hellinger)

In questi incontri esperienziali, vissuti profondamente sotto la luce del Reiki e della sua incredibile forza guaritrice, saremo protagonisti, spettatori o interpreti e potremo di volta in volta guardare dall’esterno la rappresentazione del nostro modo di essere, la nostra famiglia, il nostro passato, il nostro presente e osservare così il ruolo che ogni giorno inconsciamente interpretiamo sul palcoscenico della vita.
Guardando da fuori, prenderemo coscienza di quelle dinamiche comportamentali nostre e di chi ci vive accanto che non avevamo percepito da dentro...

Porteremo alla luce qualcosa di nascosto e prima sconosciuto che ci condiziona ogni giorno.
La nuova coscienza di noi ci condurrà a vivere il presente in modo diverso, più libero e spontaneo, e ad abbandonare quelle maschere che prima non sapevamo di indossare.
Ogni giornata verrà attuato un “Gioco”, e avrà un protagonista che guarderà la rappresentazione della propria vita, ma anche gli altri partecipanti, interpretando un ruolo, o come osservatori, scopriranno cose impensate di sé.

Il Gioco dei ruoli, nel rappresentare la famiglia (attuale, d’origine, degli avi…) agisce attraverso il Reiki, a livello del mondo interiore, su un piano più profondo della realtà, sul piano dell’Anima. 

Questo non significa che ciò che vediamo manifestarsi possa darci indicazioni su quale debba essere il comportamento esteriore da adottare; osservando da fuori possiamo modificare l’immagine interiore della nostra famiglia e la nostra posizione all’interno del sistema familiare. 

I nostri atteggiamenti nei confronti dei componenti la famiglia possono mutare e spesso il gioco dei ruoli può essere vissuto come un’esperienza liberatoria.

Cambia il modo di guardare le cose e le cose che guardi cambiano